Nel corso del suo intervento il Cav. Lav. Maria Laura Garofalo ha messo in evidenza come il privato accreditato assorba soltanto ca. il 20% del fondo sanitario pubblico nonostante sia estremamente più efficiente, con costi inferiori di quasi tre volte rispetto al pubblico. Secondo il Cav. Lav. Maria Laura Garofalo, questo dovrebbe portare a definire un nuovo paradigma, superando finalmente qualsiasi condizionamento ideologico per ristabilire una vera integrazione pubblico/privato: due facce di un’unica medaglia.
In aggiunta, il Cav. Garofalo ha sottolineato come l’Italia spenda troppo poco per la sanità (appena il 6,4% del PIL), in un contesto europeo che vede l’Italia il paese con il più alto numero di malati cronici, ca. il 40,5% della popolazione: un aspetto che pesa sulla collettività non soltanto in termini di disagio personale, ma anche economico con costi stimati diretti e indiretti pari a ca. il 3,3% del PIL (83 miliardi).
A seguire, è stato ribadito il ruolo fondamentale degli enti previdenziali e delle casse a supporto dei fabbisogni sanitari assistenziali, in crescita esponenziale e che già oggi non trovano risposta adeguata attraverso il solo sistema sanitario pubblico.
In conclusione, è stata ribadita l’assoluta necessità di adeguare gli stanziamenti per la sanità, portandoli al livello degli altri paesi europei (quindi pari all’8-9% del PIL). Fatto che dovrebbe essere accompagnato da una complessiva riorganizzazione e managerializzazione della macchina pubblica, attraverso l’istituzione di cabine di regie managerializzate e competenti.